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Carola Graziani vince la  call Il limite del presente

partecipa di diritto alla decima edizione di Cascinafarsettiart

 

 

Il Limite del Presente

Solitude

 

La solitudine con il passare del tempo ha acquisito un significato sempre più inquietante.

Sebbene sia una condizione umana universale ed antica, viene considerata un inconveniente della società contemporanea, una malattia da curare e da debellare, poiché vista come isolamento, mancanza di affetti o disadattamento.

Tuttavia sono due i tipi di solitudine:

Vi è una solitudine “subita” che è quella dell’uomo abbandonato incapace di farcela da solo essendo privo di risorse. La solitudine di chi non trova ascolto, di chi non riesce ad adeguarsi, rimanendo ai margini, confuso.

La solitudine “cercata”, fautrice di meravigliose opportunità di sviluppo ma, soprattutto, di benessere interiore. È una solitudine capace di donare una pace profonda ed un’immensa tranquillità. Ci prende per mano e ci aiuta a superare i nostri limiti.

Non è insolito, infatti, che l’uomo per produrre un atto creativo abbia bisogno di momenti di contemplazione, riflessivi, di raccoglimento in solitudine.

Per superare il limite del presente la fantasia, il sogno, la visionarietà dell’atto creativo non sono i soli ingredienti necessari: è fondamentale la solitudine.

Quel nostro mondo interiore dove tutto è immobile, sospeso, dove il respiro si ferma in attesa di quella creazione artistica che ci permetta di spostare, seppur di poco, il limite del nostro presente.

 

 

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Il concorso è presente all’interno della programmazione culturale della manifestazione CascinafarsettiArt,  giunta  quest’anno alla sua decima  edizione ed è una produzione del Centro Sperimentale di Fotografia adams.

 

Diverse sono le discipline coinvolte in questa edizione, Fotografia, Video e  collage.

Con questo progetto, si vuole promuovere la creatività e la cultura, binomio inscindibile, aiutando gli artisti, soprattutto i più giovani, ad emergere offrendo loro una vetrina espositiva affermata.

 

Il tema che quest’anno affronteremo è quello del superamento rappresentato dal limite del presente.

Superare il limite del presente ci porta a ragionare sull’ esistenza dello stesso, sulla definizione di realtà e senso di sé, quindi sulla necessità di produrre un atto, un gesto, una creazione che sia oppositivo e rappresenti alterità; cioè produrre un atto creativo. Spesso il bisogno di superamento della realtà si scontra con il limite. Per riuscire dobbiamo quindi fare appello alla fantasia che contiene una dose di sogno, un pizzico di istinto combinato alla follia per trasgredire all’ordine reale delle cose. Questa è la ricetta, e se la pratichiamo, saremo riusciti nell’impresa di spostare un poco oltre i confini che limitano il nostro essere, il nostro agire, il nostro desiderare. L’ostinazione alla visionarietà caratterizza l’atto creativo che accompagna la creazione artistica. Allora, solo allora avremo recuperato la pienezza dell’essere che caratterizza l’atto creativo e avremo dato una risposta all’eterno vuoto presente.