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Altre visioni

L’arte supera il presente e ipotizza il futuro. La creazione artistica, nella sua totalità, rimanda alla totalità del mondo, svelando ed esaltando quelle che sono le sue forze fisiche, psichiche. Come non mai l’artista oggi diviene allora lo sciamano, il demiurgo, l’alchimista che irrompe prepotentemente nel quotidiano con le sue rivelazioni, con le sue riflessioni e sta ad indicarci la verità che non abbiamo trovato. L’artista sa dove vedere. Il dono della veggenza per l’artista assume il significato di opporsi alla realtà e di proporre, in molti modi diversi, nuove soluzioni di vita.L’arte indica, nelle sue forme molteplici, l’alternativa .L’artista, organizza lo spazio, la messa in scena, creando l’ordine delle cose, il passato e il futuro che si identifica con il desiderio di dar luce ad un mondo nuovo, in cui ferite e angosce siano risanate, in cui possa finalmente trionfare la bellezza e la poesia. Altre Visioni racconta di un mondo possibile.

 

Vincitore della Call del creative art contest 2018

Daniela Di Lullo

 

Daniela Di Lullo

nasce a Napoli. Si diploma al Liceo Artistico di Taranto e dopo un periodo in Turchia come scenografa si laurea al D.A.M.S. Arte dell’Università degli studi di Palermo dove, si abilita all’insegnamento del Disegno e Storia dell’arte. Palermo le offre la possibilità di conoscere il fertile circuito artistico, collaborando con diversi artisti. Dopo un anno trascorso a Londra, nel 2011 si sposta a Roma dove ha modo di ampliare la sua formazione partecipando tramite il Teatro Valle Occupato a diverse performance con artisti come Marzia Migliora e Luigi Coppola, Jean-Jacques Lemètre del Thèatre du Soleil di Parigi, Silvia Calderoni dei Motus, Espz Compagnia e Marinella Senatore che la coinvolgerà come performer e docente all’interno dei progetti di The School of Narrative dance vincitore di diversi premi tra cui il Premio Maxxi nel 2014.

Disegna da sempre, quasi a soddisfare un impulso endogeno; passa da una tecnica all’altra coltivando contemporaneamente oltre alle arti visive, l’amore per il cinema e la musica, con la possibilità di mixare e rielaborare più linguaggi.

Traduce la realtà disegnando e creando, “l’arte non è un’idea distaccata dalla vita reale e non c’è distinzione tra la realtà e quello che faccio, attraverso le mie opere cerco di resistere all’incertezza della vita e alla perdita di identità”.

Daniela Di Lullo

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Gaia Adducchio

Nel 2004 Gaia Adducchio studia regia alla scuola nazionale di cinema di Praga (FAMU). Dopo aver conseguito importanti premi per lavori sia di finzione che documentaristici ottiene   due finanziamenti del MIBACT: nel 2009 per la realizzazione di un documentario e nel 2010 per lo sviluppo di un lungometraggio. Dal 2013 studia fotografia al CSF Adams di Roma. Nel 2015 realizza la sua prima regia teatrale “Il giuramento” presso il Teatro Studio 1, sempre a Roma. Nel 2016 segue il laboratorio permanente per drammaturghi, presso il teatro Atir Ringhiera di Milano.

Sempre nel 2015/16 vince una residenza artistica presso il CSF Adams e realizza il suo primo progetto fotografico analogico “Ritratti di famiglia” che debutta al Pargue Photo 2016. “Ritratti di famiglia” vince una menzione speciale alla prima Biennale di Arte Moderna di Perugia (2016); è esposto nella collettiva “Woman’s essence” di Parigi, nella collettiva “Portraits without faces” presso Ph21 Gallery, a Budapest, Ungheria ed è parte della mostra itinerante “ExpoPhoto 2017 – Italy: taste of beauty” a Roma, Lishui – Cina, Napoli, Milano, Torino.

“Naked:#she”, secondo progetto fotografico di ampio respiro, viene esposto al Prague Photo 2017; nella collettiva “We Contemporary” organizzata da Musa International Art Space, in mostra a Roma e a Kiev, Ucraina; nella collettiva d’arte contemporanea EOS presso la galleria MPGArt a Vittoria, Ragusa; rappresenta la fotografia italiana nel mondo alla 17ma Mostra Internazionale d’Arte Fotografica (CIPAE), durante il China International Photographic Art Festival a Zhengzhou – Henan – Cina; è fra i progetti in mostra durante Emerging Talent 2018/19.

gaiadducchio

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Olmo Amato

Olmo Amato, nato a Roma nel 1986, si laurea in neurobiologia all’Università La Sapienza di Roma nel marzo del 2012. Parallelamente agli studi universitari, si dedica alla fotografia e alla sperimentazione di tecniche di manipolazione digitale e fotomontaggio. Fotografo e videomaker professionista dal 2010, si occupa di post-produzione e didattica. E’ curatore di archivi fotografici e specializzato in stampa digitale fine-art. Lavora dal 2010 come fotografo e operatore video per la Fondazione Sigma-Tau, documentando eventi di carattere scientifico-divulgativo. Dal 2011 realizza laboratori didattici di fotografia per ragazzi, tenuti presso le Biblioteche di Roma, tra cui “Fotofumetti: adolescenti tra immagini e immaginazione”, un progetto da lui stesso ideato. Inizia a collaborare con il Fondo Alberto Moravia, realizzando il montaggio video del documentario “Casa Moravia”. Dal 2012 è curatore dell’archivio fotografico dell’associazione. Tra il 2012 e il 2013 realizza per le pubblicazioni dell’illustratrice Antonella Abbatiello alcuni video e fotografie: ”Alfabeto delle fiabe” e “Facce” (Editore Topipittori). Collabora con Jochem Schoneveld, fotografo e professore presso la John Cabot University (stampa fotografica digitale Fine Art).
Dal 2010 a oggi ha realizzato diversi progetti fotografici personali tra cui “Sogni, memorie e incubi dalla metropoli” (2011-2013) e “Rinascite” (2012-2014). Nei suoi lavori, prevalentemente in bianco e nero, tende ad un’integrazione tra foto d’epoca e scatti da lui stesso realizzati in viaggi fatti in paesi europei: Norvegia, Finlandia, Germania, Scozia, Inghilterra, Polonia, Spagna e Italia. Nel 2015, insieme a Samuele Sestieri, ha scritto e diretto il film “I racconti dell’orso”, selezionato al 33° Torino Film Festival e numerosi altri festival italiani ed internazionali.

http://www.olmoamato.it/

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Angela Maria Antuono

 

Angela Maria Antuono nasce a Caianello (CE), dove vive ed opera.
Ha cominciato ad occuparsi di fotografia nel 1986, anno in cui le fu regalata la prima fotocamera Contax.

“Nel 1999 espone il portfolio dal titolo La Famiglia presso il Circolo Sipra-Rai di Torino.
Produce così un documento storico di profondo spessore, velato dal languore del passato e dall’ironia della cultura meriodionale, articolato in composizioni di rara eleganza” (C. Paglionico).

Si dedica inoltre alla pittura, alla grafica, all’artigianato ligneo.

Nel 2004 vince il Premio Giacomelli, Agenzia Grazia Neri, con il portfolio Farfanella. Nello stesso anno vince altri due premi con lo stesso portfolio: Crediamo ai tuoi occhi a Bibbiena e a San Felice sul Panaro (MO).

Nel 2010, oltre al portfolio Farfanella, pubblica divesi portfolii fotografici, tra i quali I luoghi delle donne sulla rivista Fotografia Reflex.

È docente di arte e immagine nella provincia di Latina.

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Michele Cirillo 

Michele Cirillo

Classe 1988, Michele Cirillo è un fotoreporter indipendente e docente di fotografia di Roma.

Il suo interesse per il racconto fotografico è focalizzato sui temi dei diritti umani, dell’identità e dei cambiamenti geopolitici degli ultimi anni prediligendo i soggetti che vivono in zone di conflitto e che fanno parte di minoranze etniche o culturali.

Ha viaggiato in paesi come Messico, Ecuador, Tanzania, Kurdistan, Turchia, Bosnia e Palestina, è stato fotografo per diversi progetti europei, Croce Rossa Italiana, e ha collaborato, in veste di fotogiornalista, con diverse redazioni italiane e internazionali. Da circa 3 anni è impegnato in una documentazione fotografica sul tema dell’emergenza abitativa romana.

michelecirillo.com

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Gaetano De Crecchio 

Gaetano de Crecchio, classe 1978, dopo essersi laureato in Lettere e Filosofia perfeziona il suo percorso di studio e diviene Etnografo Visivo grazie alla frequentazione della scuola specialistica SEV (Scuola di Etnografia Visiva diretta dall’antropologo Francesco Faeta) presso l’ISFCI di Roma (Istituto di Fotografia e Comunicazione integrata). E’ fotografo ma soprattutto sperimentatore. Realizza Taccuini di Viaggio e Libri d’Artista completamente fatti a mano nell’ottica di una innovazione linguistico-narrativo-visuale. Diversi dei suoi lavori sono stati esposti a Clermont Ferrand (Francia) durante il 15° Rendez Vous du Carnet de Voyage. Ad oggi fotograficamente lavora e sperimenta in particolar modo con macchine stenopeiche autocostruite, tecniche alternative di ripresa e stampa e pellicole Istantanee (Impossible, Fuji, Zink), tutti dispositivi e supporti che gli danno la possibilità di manipolare le immagini e renderle uniche. Negli ultimi anni di sperimentazione ha messo a punto diverse tecniche di stampa fotografica alternativa, prima tra tutte la “Fotografia Fiscale” su carta scontrino. Tra le altre tecniche utilizzate nei suoi progetti sono presenti diverse forme di trasferimento, l’Anthotipia, la stampe per fotosintesi clorofilliana.

Ha partecipato a diverse Mostre fotografiche. Nel settembre 2007, a Torino e Firenze, espone la mostra “L’altra faccia della medaglia” che verrà replicata nel 2008 a Roma durante il Photoshow. Nel 2010 dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema riceve per il documentario “Una giornata da pastore” il premio Filippo Maria De Sanctis. Sempre nel 2010 il documentario/ricerca etnografica visiva “La Partorenza” viene proiettato all’interno del prestigioso Convegno-Rassegna MAV (Materiali di Antropologia Visuale) che si tiene presso L’Università Sapienza di Roma. Nel 2013 espone “Alter Ego” a Torre Oselanda Paratico (BS), all’interno della Mostra “Brain Storming”, curata da Silvano Peroni. Nel 2016 espone Insight alla “Box Gallery” dell’artista e benemerito della Fiaf  Silvano Peroni.A Maggio 2016 espone diversi Libri d’artista (PGR, Il popolo che muore camminando, Insight, ecc.) durante la manifestazione “Open House”, presso lo studio del fotografo Dario Coletti con cui collabora da anni. Nel 2016 e 2017 espone l’opera “David B.” presso la Galleria “Spazio Cima” nel quartiere Coppedè a Roma. Nel 2017 espone parte del Progetto Binari Fantasmi presso il Museo “Casa d’Annunzio” di Pescara durante la manifestazione “FLA”/Festival delle Letterature dell’Adriatico. Nel 2016 e nel 2017 espone il progetto fotografico “I Pastori che dormono” – fotografie contenute e pubblicate insieme ad un saggio nell’omonimo libro edito da Carabba – presso il Polo Museale Santo Spirito di Lanciano (Museo Archeologico) e al MUNDA dell’Aquila (Museo Nazionale d’Abruzzo). Nel febbraio 2017 espone la mostra “Archetipe Personae” presso il Museo Archeologico Nazionale di Villa Frigerj. Sempre durante il 2017 espone una nuova veste e selezione della mostra “Aechetipe Personae” a cui si aggiungono “LIARt” e “The big Billygoat” presso il Museo Nazionale D’Arte Sacra della Marsica – Castello Piccolini di Celano. Nel 2017 espone due opere, “The Big Monkey” e “The Big Fish” presso le gallerie d’arte di Franco Senesi (Liquid Art System e Franco Senesi Fine Art Gallery) di Capri e Positano. Durante il suo percorso di ricerca realizza inoltre numerosi film/documentari tutti basati sulla logica del Cinema del reale, dunque incentrati sull’Osservazione partecipante e partecipata: “La Partorenza”; “Una giornata da pastore”; “La Capra gira. Battiti di ciglia sull’arte della mazza”;  “Il vecchio e il mare”; “Così è la vita. La guerra raccontata con gli occhi di un bambino”; “Questa è tutta verità”; “La squilla di Lanciano”; “Il Trabocco. Dalla tradizione alla ristorazione”; “Lo spicchio in contrada Paduli”;  “Sotto il cappuccio, uomini in carne ed ossa”; “Aut Aut. 20 anni di rap militante”.

GaetanoDeCrecchio

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Linda De Nobili 

Linda de’ Nobili.
Si perfeziona in corsi di specializzazione nel Centro Sperimentale di Fotografia Adams, nella Scuola Permanente di Fotografia Graffiti e Officine fotografiche di Roma. Negli ultimi anni ha seguito molte masterclasses con Lina Pallotta, Antonio Xoubanoava, Massimo Mastrolillo e altri.
I suoi reportage esprimono il desiderio di scrivere con le immagini, il racconto della vita dell’ “altro” che incontra, con l’intenzione di comunicare essenzialmente che la diversità va intesa come risorsa specifica da valorizzare, nel contributo che ogni singolo può apportare alla comunità in cui vive.

Per Linda de’ Nobili la fotografia è prima di tutto una necessità, un bisogno, che vanno al di là di ogni sterile perfezionismo. E’ desiderio di registrare, raccontare con le immagini la realtà nel suo molteplice declinarsi, è il mezzo che, in alcuni casi, diviene anche strumento di indagine e denuncia sociale.

Oggi più che mai, fotografare è un’esigenza e insieme una sfida, il tentativo, affatto facile, di dar voce al rovescio della medaglia, al punto di vista nascosto dietro a quello atteso. Smontare, smascherare e disvelare un sentire  e un vedere immediati e legittimi per mostrare le opposizioni, le mancanze, i conflitti su cui si erigono le immagini stereotipate. Indagare il buio, per porlo accanto alla luce come possibilità altra, ma insieme imprescindibile.

Ha collaborato con Amnesty International, Biblioteche di Roma, Roma Capitale, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’associazione Educazione al Benessere in qualità di fotografa di laboratorio teatrale e di scena e Roma Auditorium ne il “Collezionista di e con Giampiero Mughini.

Ha vinto diversi premi e honorable mention.

https://www.lindadenobili.com

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Josiane Keller

Josiane Keller

 

Josiane Keller is an artist of German origins that lives and works in the US and is one of the most prolific and interesting of the contemporary scene. She will join us with a work titled Hotel-Hotel. Hotel-Hotel presented as a photo-video-installation is a powerful work, capable of provoking strong emotional reactions. The author interrogates herself on the identity of the self and on the demons, that cross the existence of individuals. Stylistically inspired by Nan Goldin’s “Ballad of Sexual Dependency” is composed of about 3000 images. The work, which is interpreted by ceramic puppets realized by the artist herself acting out in scenarios built also through the help of photos from the ‘70ties and ‘80ties, animates stories inspired by personal experiences or episodes from everyday news or political events. Hotel-Hotel has been shown in galleries in Tokyo, Budapest, Chicago, Los Angeles, New York.

https://www.josianekeller.com/

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Pasquale Liguori

Pasquale “Pas” Liguori

è originario di Napoli. Vive e lavora a Roma dove risiede da molti anni.
Consulente aziendale, pratica da sempre la fotografia dedicandosi principalmente all’indagine sulle periferie da un punto di vista tanto urbanistico quanto antropologico e sociale.
Il suo lavoro recente nei contesti abitativi di Roma, Napoli e Berlino si focalizza sullo studio dei luoghi e degli assetti territoriali, dove la presenza umana viene raccontata attraverso le sue tracce eloquenti, in un approccio originale a metà tra reportage e ricerca sullo spazio urbano.
E’ autore di saggi riguardanti la riqualificazione delle periferie e la fotografia urbana e sociale.

https://www.pasliguori.com

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Elisabetta Marangon

 

Elisabetta Marangon (Roma, 1973) dopo gli studi classici si trasferisce a Milano dove lavora come assistente per l’artista visivo Robert Gligorov. Nel 2002 vince una borsa di studio per frequentare il primo anno dell’Istituto Italiano di Fotografia. Nel 2003 partecipa al workshop Investigazioni Private di Francesco Jodice con una borsa di studio del Toscana Foto Festival. Nel 2004 consegue la qualifica di Fotografo Professionista presso il Lipari Studios. Nel 2006 si laurea in Cinema presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma con una tesi incentrata su Krzysztof Kieślowski. Nel 2013 si occupa del casting, delle scene e delle fotografie per il foto-racconto L’incendio di Via Keplero in Fiamme di Gadda, a spasso con l’ingegnere, il docu-film scritto e diretto da Mario Sesti. Nello stesso anno consegue la laurea triennale presso il DAMS di Roma TRE con una tesi incentrata su Werner Herzog e Gianni Celati e quella magistrale (2015) con una tesi su Giorgio Falco e Sabrina Ragucci. Nel 2016 vince una borsa di studio per frequentare il Master in Fotoreportage presso il Centro Sperimentale Adams di Roma. Nel 2017 espone al Festival Emerging Talents presso il Macro – Testaccio e alla Krom-Art Gallery (Roma).

Nel 2018 è tra i partecipanti della decima edizione di praga photo.

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Roberta Marsigli 

 

Roberta Marsigli nasce a Roma nel 1980 e passa l’infanzia tra le vie di Trastevere dove sono cresciuti i suoi genitori.

Fin dai primi anni sviluppa grande interesse per le arti visive. La vicinanza al mondo del cinema, in cui il padre lavora, la rende più ricettiva alla materia a cui si appassionerà crescendo.

Dopo il periodo di formazione, guadagna ingaggi come assistente di scenografia su set teatrali e cinematografici.

Nel frattempo, il sentimento verso l’espressione fotografica non si affievolisce, così come la spinta a definire se stessa, ha bisogno di spazio e maggior tempo per essere elaborata, liberata e condivisa.

Si iscrive al Centro Sperimentale di Fotografia Adams dove segue diversi percorsi formativi e trova spazio per esprimersi senza censure. Si innamora senza mezze misure della fotografia analogica, le immagini che riesce a produrre la fanno sentire più tangibile e completa.

Nel 2016 vince il bando per la residenza d’artista presso il CSF Adams e sviluppa il progetto di autoritratto in analogico Closer. An Atrocity Exhibition di cui cura tutte le parti di produzione, dallo scatto alla stampa, passando per lo sviluppo delle pellicole.

A gennaio 2017 ha partecipato alla mostra collettiva CSF Adams anniversary presso il TAG – Tevere Art Gallery con una serie di autoritratti in digitale.

Una sua fotografia, scelta dalla serie E.U.R. double exposures, è stata esposta presso la PH21 Gallery di Budapest per la collettiva “Scapes” dal 06/04/17 al 01/05/17.

Closer. An Atrocity Exhibition viene presentato ad aprile al Prague Photo 2017 presso la Kafka House ed in giugno viene esposto a KromArt 2017, presso la Cartiera Latina (Roma)

Tra ottobre e novembre due trittici estratti da Closer partecipano rispettivamente a Italy Taste fo Beauty, padiglione italiano presente al festival internazionale di fotografia di Lishui in Cina e a We Contemporary Art 2017 presso Palazzo Velli, Roma.

Roberta Marsigli

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Daniele Romaniello 

 

Daniele Romaniello nasce e cresce nel mondo del ballo dove tutt’ora lavora. Ascoltatore insaziabile di musica, ne diventa poi compositore percussivo.

Il passo verso la fotografia e’ naturale ed istintivo: scattare per reportage cittadini, spaziare dall’immagine fotografica pubblicitaria, ai live concert, fino alle sperimentazioni di stampe con solventi su carta fatta a mano.

L’immagine, l’ascolto ed il movimento, diventano basi fondamentali ed espressive dell’artista romano.
Attualmente sta lavorando su stampe fatte con carta autoprodotta e riciclata.

Federica Rossi 

Federica Rossi è nata a Recanati nel 1990. Riceve una macchina fotografica da suo fratello e decide di abbandonare la facoltà di economia e commercio per seguire la sua passione: la fotografia. Nel 2014 studia presso il Centro Sperimentale di Fotografia “Adams” di Roma. Nel 2015, in occasione dell’evento “InnovArti” a Potenza Picena, un evento volto a documentare l’eccellenza dell’artigianato marchigiano, la sua regione di origine, con materiale fotografico raccolto collaborando con “Artigiano italiano”, realizza una mostra personale su artigianato, chiamato “Dentro l’artigiano”. Nel 2017, sotto la curatela da Luisa Briganti, la sua insegnante, ha sperimentato la fotografia su se stessa, frequentando un corso di autoritratto a cura di Simona Ghizzoni. Nell’ottobre 2017 partecipa a WeContemporary 2017, i volti dell’arte contemporanea, a Roma e Kiev, con due autoritratti della serie “Altrove”.

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Agnese Samà 

AGNESE SAMA’

Laureata in Architettura degli Interni e Arredamento presso La Sapienza Università di Roma, durante gli studi universitari scopre il mondo della fotografia, se ne appassiona e decide di farne la sua professione. Inizia la sua formazione fotografica presso il CSF Adams di Roma, consegue il Master Internazionale in “Paesaggi straordinari, paesaggio arte e architettura” presso la Nuova accademia di belle arti di Milano e Politecnico di Milano. Perfeziona la sua formazione fotografica presso la University of the Arts of London.

Dal 2009 si specializza come fotografa documentarista collaborando con enti pubblici e privati, associazioni ed ONG. Nei suoi lavori di documentazione del territorio e delle realtà urbane il linguaggio fotografico diventa strumento di analisi, verifica e riflessione.

Come fotografa e videomaker realizza lavori per aziende di design tra cui Italia Indipendent (MI) e Able to enjoy (TO). Negli stessi anni lavora ad un progetto video fotografico personale sulla danza e la disabi­lità in collaborazione con la compagnia di dan­za MadeIN di Torino. Dal 2017 lavora per la casa di produzione Standbyme (RM) come filmmaker per il docureality 16 anni e incinta ( MTV-SKY, 4° e 5° stagione ed. 2017/2018) e per l’osservatorio nazionale malattie rare OMAR. Nel 2018 lavora come videomaker al documentario “Invisibili” per l’associazione nazionale ARA ( associazione risorse autismo )

Dal 2014 diventa fotografa e videomaker ufficiale dell’associazione Interazione Urbane, con la quale sperimenta il mezzo video e fotografico come strumento di racconto dei progetti di riattivazione del territorio portati avanti dall’associazione, documentati sia dal punto di vista architettonico che socio-territoriale.

Dal 2016 collabora con il Centro Sperimentale di Fotografia Adams di Roma, offrendo supporto nell’ambito della formazione e della progettazione europea. E’ di questi anni la sua prima personale 1D/700Y , un viaggio dentro la vitalità ordiaria e stra-ordinaria della casa di cura del Giovanni XXIII di Chieri , commissionatagli dalla Valdocco. Di questi anni è anche l’inizio di un progetto video fotografico personale a lungo termine, #Altrove, che apre ad un nuovo concetto di viaggio attraverso 3000km di attraversamenti in bici.

http://www.agnesesama.com

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Carla Sardo Sutera

Carla Sutera Sardo nasce ad Agrigento nel 1983. Studia e si laurea in Giurisprudenza nel 2011 e nel 2015 si abilita alla professione di avvocato. Nel corso della sua carriera universitaria si interessa alla fotografia, comincia così il suo percorso fotografico da autodidatta.

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Nordine Sayot 

 

NORDINE SAJOT

Artista visiva nata a Parigi – Vive a Roma. Nel 2001 consegue un master in Creazione e Design presso l’Accademia delle Belle Arti di Saint- Etienne in Francia, nel 1999 si è diplomata ottenendo il DNSEP con lode all’Accademia delle Belle Arti di Nantes e nel 1997 il DNAP entrambi in Arte e Design. Indaga l’aspetto antropologico della società, riflettendo in particolare sulle tematiche del corpo, del linguaggio e del consumo. La sua produzione ha compreso finora fotografie, video, sculture, installazioni e performance. Le sue opere sono state acquisite in collezioni private e pubbliche quali: Collezione UNICREDIT, AkzoNobel Art Foundation Amsterdam, SEAT Pagine Bianche, Co.Re.Ve Consorzio Recupero Vetri, Saint-Gobain Vetri, Museo d’Arte Contemporanea ex- manifattura tabacchi Città Sant’Angelo.

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Eleonora Scoti Pecora

Sono una fotografa di Roma, dove vivo e lavoro.

Dopo il Liceo Classico ho frequentato il Centro Sperimentale di Fotografia Adams e successivamente la Scuola Romana di Fotografia, in seguito all’assegnazione della borsa di studio per il Master Triennale di Fotografia. Dopo aver lavorato come assistente alla camera oscura presso la Scuola Romana, ho approfondito la formazione in stampa fine art con Andrea Calabresi. In questo periodo ho contribuito alla nascita del progetto Missviluppo, laboratorio di sviluppo e stampa e scuola di fotografia presso il Centro Sociale la Torre, dove ho lavorato come docente.

In seguito ho lavorato come curatrice di mostre e art director per diverse associazioni culturali. Da queste esperienze è nata la mia testi di laurea, che ha indagato il rapporto tra sguardo e oggettività attraverso la fotografia e la letteratura statunitense, presentato presso il D.a.m.s. di Roma.

Ho frequentato diverse masterclass e workshop, tra cui Michael Akermann, Ernesto Bazan, Lina Pallotta, Yolanda Cuomo e Annalisa d’Angelo.

Tra i primi lavori di reportage e di ricerca fotografica, Periferie è stato esposto durante la prima edizione di Enzimi Festival, all’interno del Festival Internazionale di fotografia e Bambini ha vinto il Premio Bibbiena durante l’XI edizione del Festival foto di Savignano, Portfolio in piazza; Genova, Luglio 2001 è stato esposto in diversi centri sociali di Roma e al rampArt di Londra.

Negli ultimi anni mi sono concentrata unicamente sulla ricerca fotografica, e il mio lavoro è diventato sempre più intimo ed evocativo. Le tematiche che approfondisco prendono corpo dalla mia biografia, che mi spinge a indagare il rapporto tra la memoria e i concetti di tempo e spazio, ricercando la presenza delle persone attraverso i segni del loro passaggio nei luoghi.

Un prima versione di Facciamo finta che non ci sei, realizzata durante una masterclass con Camera 21, è stato proiettata presso “Officine fotografiche” nell’ambito della rassegna Obiettivo Donna (2011) e presso lo spazio espositivo del Brancaleone, all’interno della collettiva Memorie: femminile plurale (2011) a cura di Sarah di Nella.

Negli anni successivi si è sviluppato nella sue versione definitiva ed è stato recentemente selezionato per Emerging Talents (2017) e per Les Boutographies (2017).

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Lucia Simone 

Lucia Simone nasce nel 1986 a Perugia, dove avviene la sua prima formazione artistica, sia nel campo delle arti visive che nel campo musicale. Nel 2010 consegue il Diploma di Primo Livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2013 consegue il Diploma di Secondo Livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2009 ha composto le musiche originali per il contributo di Fernanda Moneta a Walls and Borders con il film cortometraggio Love Conquers Mountains. Nel 2012 ottiene una borsa di collaborazione presso la cattedra di pittura di Gianfranco Notargiacomo. Durante tutto il percorso accademico ha frequentato il corso di Tecniche dell’Incisione e Tecniche dell’Incisione Xilografiche, tenuto da Aristea Kritsotaki, approfondendo così le tecniche dirette. Alcune stampe xilografiche sono presenti nella Collezione Archanes 6, Heraklion, Creta, GR. Inoltre è presente nel VI Repertorio degli Incisori Italiani, edit. Faenza. Ha al suo attivo numerose mostre collettive e personali

Lucia Simone 

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Nina Smidek 

Sono nata a Praga, in una casa che è per me quello che era il castello di mère per Marcel Pagnol. Quella casa trattiene l’odore di un’infanzia felice, protetta dall’amore degli antenati e dove il tempo sembra essersi fermato. Costruita negli anni venti, per accogliere i cechi viennesi che tornano in Boemia dall’antica capitale dell’Impero austro-ungarico alla fine della seconda guerra mondiale. Questa casa era la cornice di tre epoche che stavano per segnare la storia del mio paese e della mia famiglia. Ospitava quattro generazioni di pittori, donne e uomini. Quindi, sono cresciuta circondata da dipinti. Da bambina parlavo con gli estranei intimi rappresentati nei ritratti. Osservavo le ombre in movimento sui muri, dagli alberi che ondeggiavano nella brezza esterna,  ho ascoltato lo scricchiolio notturno delle scale di legno. Un mondo immaginario e misterioso mi abitava. Ma quel mondo di ieri è stato spazzato via dalla seconda guerra mondiale, e in seguito dai lunghi anni del regime totalitario. Tuttavia ho sempre saputo che si sarebbe risvegliato in me. Come se fosse mio dovere riaccendere quel percorso della creazione, lasciato alle spalle dalla necessità assoluta di sopravvivere e far fronte alle preoccupazioni quotidiane. Dopo vent’anni a Parigi dedicato alla musica classica, oltre a intrattenere una stretta intimità con la pittura, alimentata dalle eccezionali mostre che si svolgono nella Città delle Luci, sono poi tornata a Praga in cerca delle mie radici. Lì ho trovato mia nonna all’ultimo barlume della sua vita. Mentre ero disposta a eternizzare la sua immagine, ho trovato la mia strada. Con i primi ritratti, era come se tutto fosse finalmente adatto. Anche se non posso recuperare il tempo e diventare un pittore, do una forma alle visioni che vivono in me, attraverso la mia macchina fotografica. Ora, di nuovo a Parigi, i ricordi della mia  Praga, la mia musica e i suoi silenzi accompagneranno sempre il percorso degli occhi che ho finalmente scelto e vivranno vividamente all’interno dei miei quadri, trasformando tutte le esperienze di vita in cibo per l’anima, fiorente ogni volta un po ‘di più la mia visione l’esistenza.

https://www.ninasmidek.com/ 

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Eva Tomei 

Fotografa di natura eclettica, attualmente fa parte dello studio ROAM e del Network di LUZHa collaborato con Prospekt e ha fondato la cooperativa Camera 21 progetti per la fotografia, con cui ha progettato e realizzato progetti multimediali video, digitali o realizzati con IPhone, tra cui:

“​Box 21″​

“​Il corpo è mio è lo fotografo io!”​

​”​25 “​ video interviste sul 25 aprile

​”​ Io celebro me stessa “​

Presente sui social con il proprio lavoro e con quello del proprio studio, gestisce un blog, due siti web e diverse pagine Facebook, seguendo l’evoluzione della fotografia attraverso le nuove  continue sfide del digitale. Ha portato avanti progetti personali e collettivi realizzato mostre, libri e video per gallerie e istituzioni utilizzando i mezzi fotografici più diversi.

Pu​bblicazioni:

“San Lorenzo racconti fotografici”, ed Ponte sisto

“Dalla parte di Marcel”, ed Postcart

“Finding Homer”, ed Postcart

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Infine per la prima volta le proiezioni di

Maurizio Casale

 

Bio: Sono nato a Pescara, dove ho intrapreso studi in Grafica Pubblicitaria. Nel 2017 ho deciso di approfondire lo studio della fotografia e il mondo dell’immagine frequentando il “Centro Sperimentale di Fotografia”. Lo studio delle regole e dei canoni mi ha reso un abile generatore di caos. Da un anno vivo a Roma, dove lavoro, osservo e produco immagini.

Titolo dell’opera: Where is my mind?

come se fossimo davvero capaci di vedere per la prima volta.

Ispirazione: Cerchiamo regole, forme, canoni, ma non cogliamo mai il reale funzionamento del

mondo. La vera forma di tutto ciò che è fuori di noi, come di tutto ciò che è dentro di noi, è per gli

uomini un eterno mistero. L’incapacità di risolvere questo mistero ci terrorizza, ci costringe a oscillare

tra la ricerca di una armonia impossibile, e l’abbandono al caos.

Ma quando ci accorgiamo del divario (bianco) che c’è tra noi e il mondo, tra noi e dio, allora

scopriamo che possiamo ancora provare stupore, che possiamo gettare uno sguardo intorno a noi.

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Tomas Fabi

Nel   2008 mi specializzai in Animazione tradizionale e digitale con il software CG Autodesk Maya. Cominciai così a lavorare nel mondo della grafica 3D, ma non mi bastava e allora mi tuffai nel Web design e grafica pubblicitaria. Nel 2012 mi specializzo in Videomaking e Crossmedialità, iniziando così a lavorare come freelance nel mondo della Multimedialità a 360°. Ma già dal 2009 sentivo che qualcosa stava nascendo in me, mi comprai la mia prima vera macchina digitale (in realtà qualche anno prima mi regalarono una compattina, ma, oltre a considerarla solo un oggetto, aveva una qualità nettamente inferiore ad un cellulare di fascia bassa di oggi). Era una Bridge Fujifilm e con essa è iniziata la mia Era primitiva della Fotografia. I primi passi li ho mossi come autodidatta, ma se si vuole migliorare bisogna studiare, perchè solo conoscendo le regole possiamo superarle ed infrangerle. Quindi sono partito alla scoperta del Nuovo Mondo per studiare alla New York Film Academy di Los Angeles, terminando poi il mio percorso formativo qui a Roma alla CSF Adams con il Master avanzato di fotografia e il corso di fotografia di moda. Tra le mie collaborazioni spiccano Edizioni Condé Nast per Yves Saint Laurent e La Rinascente; Sator Production per Nissan, Wella-Coty ed ENI.

tomas Fabi

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Chiara Lomarini

Chiara Lomarini, nata ad Arezzo il 16 febbraio 1993, ha conseguito la laurea in fotografia nel 2017 presso la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze. La fotografia è il suo punto fermo dal quale però si diramano varie tecniche tra cui il collage. Ogni lavoro è frutto dell’elaborazione di uno stato d’animo o di una condizione vissuta che la portano a una riflessione su se stessa attraverso una visione introspettiva.

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Vanessa Proietti 

Vanessa Proietti,

Roma 1998. Dopo aver conseguito il diploma di maturità presso il liceo “Vittorio Gassman”, ha iniziato ha frequentare il Master di fotografia presso il “Centro Sperimentale Ansel Adams” . Sin da piccola ha avuto la possibilità di entrare a far parte del mondo della fotografia grazie alla passione trasferitale dal padre, fotografo professionista. Da qualche anno a questa parte ha avuto la possibilità di svolgere vari reportage di eventi, sia di natura commerciale che privata. Da tempo sta portando avanti la fotografia paesaggistica e reportage di viaggio; ma una particolare attenzione la sta dedicando alla ritrattistica, contesto in cui continua a studiare e ad aggiornare le varie tendenze. Utilizza attrezzatura professionale Nikon e dispone di vari sistemi di illuminazione. Esegue la post-produzione in ambiente Mac utilizzando software quali Photoshop e Lightroom. Così afferma: “La fotografia suscita in me il desiderio di scoprire, il gusto di catturare e la voglia di emozionare”.

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Serena Scialanga 

Serena Scialanga

(nata a Roma nel 1997),  ha iniziato il proprio percorso in ambito ristorativo, dopo aver frequentato l’istituto alberghiero.

Diplomata con specializzazione in cucina, una volta terminata la scuola, ha deciso di dedicarsi alla Sala, iniziando con esperienze all’estero.

Una volta tornata, decide di cambiare totalmente strada, affiancando il lavoro di sala agli studi rigurdanti la fotografia, presso il Centro Sperimentale di Fotografia Ansel Adams.

Così, dalla frequentazione del corso, l’interesse per la fotografia aumenta, in particolare per una tipologia di fotografia che ha come soggetto le persone, nei loro aspetti più spirituali, emotivi e sensoriali.”